Nel 2004, poco dopo la laurea in Scienze dell’Educazione, iniziai a lavorare ad un progetto appena nato. Si chiamava, e si chiama tuttora, Reddito di Promozione Sociale. Si tratta di una sperimentazione che cercava di coniugare la necessità di un sostegno al reddito con l’attivazione da parte delle persone nella ricerca di un lavoro, attivo in 9 comuni della Martesana.

Vi lavorai fino al 2006, quando sono partito per la Repubblica Dominicana. Dal 2010, poi, sono tornato per coordinarlo fino a pochi mesi fa.

Ora abbiamo realizzato un report per i 7 anni di progetto. E a guardarsi indietro è stato un gran bel lavoro, sia nei risultati, sia nella prassi.

Qui trovate tutto il report, 4 pagine agili, da leggere. Qui sotto il comunicato.

Un progetto di Promozione Sociale che da oltre 7 anni propone un modello di intervento sulle fasce deboli e le nuove povertà

In un periodo di crisi, con i dati sull’occupazione sempre più allarmanti e con risorse per il welfare ridotte, come possono gli enti locali affrontare il nodo dell’occupazione dei cittadini deboli ed emarginati dal mercato del lavoro?
Dal 2004, nove comuni dell’area della Martesana stanno ottenendo risultati positivi su questo fronte grazie al progetto Reddito di Promozione Sociale, gestito da CS&L consorzio sociale, che, dopo sette anni di sperimentazione positiva, può diventare un modello esportabile in altri territori.

Il sistema perfezionato nel corso degli anni si inserisce come modello di riferimento nella discussione in atto sul Reddito Minimo di Cittadinanza poiché fornisce l’esempio di un sistema spurio di intervento. A differenza dai classici tirocini, infatti, la persona può ricevere un contributo economica anche in presenza di altre forme di attivazione come l’avvio di una ricerca attiva, di un percorso formativo o di un avvicinamento a servizi specialistici, come quelli per la psichiatria. Allo stesso tempo però il sostegno economico è monitorato da un operatore dedicato che segue passo passo ogni processo della persona e la stimola verso l’assunzione di uno stile attivo di porsi nei confronti del problema della disoccupazione.
Pensato nel 2004 per una situazione economica ben diversa, si sta rivelando molto efficace anche in periodi di bassa disponibilità di posti di lavoro poiché si basa sulle risorse che le persone possono mettere in campo e le valorizza.

I numeri della sperimentazione in Martesana, nell’est milanese, parlano chiaro: 9 comuni interessati, 294 persone coinvolte, oltre 400 percorsi di inserimento socio-lavorativo realizzati, 98 cittadini assunti.

“Non è una borsa lavoro tradizionale – spiega Silvia Mattavelli, coordinatrice del progetto per CS&L consorzio sociale – ma un sostegno per lavorare su se stessi verso una maggiore indipendenza. In pratica, stabiliamo un patto con il cittadino più debole: riconosco che hai bisogno di aiuto, ti offro un contributo economico, ma tu devi renderti disponibile a migliorare e a farti aiutare per fare passi avanti in direzione dell’autonomia; affrontando i tuoi problemi, formandoti, mettendoti in gioco per trovare un’occupazione”.
I cittadini che accedono al progetto portano con sé diversi tipi di fragilità: a fianco di un piccolo numero di persone disabili, vi sono infatti madri single, persone che hanno perso il lavoro in età avanzata, giovani in situazione di abbandono scolastico, persone con un passato di dipendenza o di carcere, in generale donne e uomini che faticano a trovare una propria dimensione lavorativa all’interno del mercato libero del lavoro.
“Nel corso di questi anni – racconta Walter Cagnoni di Castel Srl, azienda di Pessano con Bornago leader italiana della componentistica del freddo che è tra le realtà che hanno accolto tirocinanti – abbiamo ottemperato agli obblighi di legge in materia di assunzione di persone disabili e ultimamente abbiamo consolidato la nostra collaborazione, ospitando in tirocinio diverse persone a bassa contrattualità sociale e assumendone una: si tratta di esperienze positive, che rappresentano un’occasione di crescita sociale e professionale per tutto il personale dell’azienda”.
Reddito di Promozione Sociale è finanziato dal Piano di Zona del Distretto 4 – ASL Milano 2.
A sette anni dall’avvio del progetto CS&L consorzio sociale ha pubblicato il numero unico di MARTESANA news: disponibile qui in pdf.

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