Grillo tagliuzza l’articolo de El Pais dimenticandosi alcune parti…
Che Grillo si arrabbi con i giornali è comprensibile, chiunque abbia ascoltato solo un pezzo del suo discorso agli eletti 5 stelle aveva chiaro il fatto che mai avrebbe sostenuto alcun governo tecnico, e i titoli del giorno dopo dei quotidiani italiani sono stati forvianti e tendenziosi. Così come tendenziosa è tutta la polemica sulle frasi sul fascimo della prossima capogruppo alla Camera. Grillo però si vanta spesso di essere ricercato dalla stampa straniera che lo intervista, lo studia e lo porta ad esempio. Ieri, sul sul blog, ha riportato un virgolettatto da El Pais (con link all’articolo originale) dove si parla del Movimento 5 Stelle, peccato però che l’articolo sia stato tagliato a misura di blog, tralasciando le parti “fastidiose” per il politico italiano.
Qui la traduzione del paragrafo riportato da Grillo con in aggiunta, sottolineante, le parti da lui, maldestramente dimenticate… per chi predica la trasparenza sempre non è un bel comportarsi:
Come successe negli anni venti del secolo scorso con la nascita del fascismo Il laboratorio politico italiano ha partorito una novità assoluta in piena crisi delle democrazie europee: gli indignati, giovani ma non solo, hanno preso il parlamento attraverso le urne. A capo di questo voto trasversale che esige a colpi di Tweet e megafono pulizia e trasparenza, c’è il comico Beppe Grillo che si è convertito nel capo popolo postmoderno e internata che deciderà la sorte del paese e del continente. Bollare il suo MoVimento come populista è una semplificazione inutile. La politica dei partiti nati dopo la II Guerra Mondiale agonizza assieme al diktat ultraliberista che oggi la sostiene e l’Italia, culla del diritto, della bella vita e dell’arte, l’ha capito, como suelen, prima degli altri.
Il problema della legittimità di Berlino e Bruxelles è evidente. Non si tratta di fermare gli indignati e “l’antipolitica” —perchè la politica reale è oggi indifendibile—. Bisogna vedere le cause di questo movimento. Angela Merkel ha minacciato di cacciare la Grecia dall’euro, per esempio, ha imposto a greci, italiani, portoghesi e spagnoli un’insopportabile austerità che ha reso i cittadini schiavi senza futuro e con sempre meno diritti . Il grido che viene dall’Italia è il sintomo di dissenso di massa. Basta pensare a cosa succederebbe in Spagna se si votasse domani. Credere che una grande coalizione tra i dinosauri Berlusconi e D’Alema sia la soluzione a questa disfunzione europea è una chimera senza senso. E’ l’ora dei grillini. Governare per decreto a favore di banche, aziende ed élite privando i giovani del presente porta a questo. La Terza Repubblica italiana è nata. Resta da capire quanto ci metterà a propagarsi il contagio e dove attecchirà.”
Sono saltati quindi, i riferimenti alla nascita del fascismo, al fatto che indignati e cinque stelle rispondono allo stesso problema, alla minaccia dell’uscita dall’euro come un fatto negativo, al governo di grande coalizione, verso cui Grillo con il rifiuto di appoggiare altre proposte, sta spingendo l’Italia.
4 Responses to Grillo tagliuzza l’articolo de El Pais dimenticandosi alcune parti…
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Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
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Solo non capisco perche’ i soli post del dopo elezioni siano per parlare (male) del M5S. Mi dispiace ma non ne comprendo le motivazioni. Guardiamo positivo e cerchiamo l’incontro invece di denigrare e scontrarsi. Ecco un motivo per cui sono ancora pochi quelli che ormai distanza di piu’ giorni non hanno (ancora!) capito il risultato delle urne. Eppure non e’ difficile!
Perchè il M5S è il tema del momento, perchè chi predica la trasparenza sempre e comunque non ha diritto di macchiarsi di manipolazione, perché forse non esistono puri e impuri e se lo si ammette allora una convergenza è possibile.
E poi l’ho detto più volte che per me la soluzione sarebbe un governo a guida 5 Stelle.
Ma non per questo si smette di guardare con occhio critico.
Sei ridicolo, per guadagnare qualche click hai scritto questo post. A volte e’ meglio stare zitti, non bisogna per forza postare qualcosa ogni giorno.
Il link all’articolo originale c’era, e questo vuol dire trasparenza. Chi fosse stato interessato avrebbe potuto leggerlo.
Se sei cosi’ bravo come dici/scrivi fai qualcosa per questo paese, e fai le pulci a chi le cose le nasconde veramente.
Quanti click hai guadagnato usando il nome di BeppeGrillo e m5s? tradotto in denaro? 200 euro?
bravo
Quindi il concetto di trasparenza è “se vuoi sapere cosa c’è scritto veramente sul Pais studiati spagnolo, io traduco solo quello che mi fa comodo?”. Prendo atto.
Rispetto al guadagno, come avrei mai potuto realizzarlo? veri banner o altro qui intorno? Non dovrei scrivere mai Beppe Grillo perchè rischio di avere del traffico sul blog? Strana idea del controllo della rete verso i politici…