A Cernusco conviene spostare le tombe?
Qualche giorno fa mio nonno riceve una lettera indirizzata a suo padre, morto nel ’64. Fortunatamente non ha cambiato residenza negli ultimi 49 anni. L’apre. Il mittente è il Comune di Cernusco che avvisa che è scaduta la concessione per il loculo nel cimitero dove il mio bisnonno è sepolto. L’erede deve quindi rivolgersi allo sportello comunale per decidere il da farsi.
Allo sportello l’impiegato indica che ci sono tre possibilità:
- trasferire i resti nell’ossario comune;
- rinnovare per altri 20 anni la concessione per un migliaio e rotti di euro;
- trasferire i resti in un altro loculo per la stessa cifra più 150 euro per le spese di spostamento.
All’apparenza la seconda soluzione sembra la migliore, ma, e c’è un ma, siccome la vecchia concessione scadeva nel 2004 il rinnovo non sarebbe per 20 anni ma per 11. Se invece si fa un cambio di loculo, anche se di uguale misura, si azzera il conteggio e quindi la nuova concessione durerebbe 20 anni.
Oggi sono in vita poche persone che conoscevano il bisnonno, quelle che lo vanno a trovare al cimitero fanno il giro da tanti anni, trasferirlo non avrebbe senso.
Mio nonno, che è persona pratica, si offre di pagare la concessione ventennale più i 150 euro dovuti in caso di cambio di posto, ma chiede di non spostare suo papà. Insomma paga per lo spostamento, ma risparmia al comune i costi dello stesso con il duplica vantaggio di non creare problemi a chi ancora va a trovare il bisnonno e di sistemare la questione per i prossimi vent’anni.
Ma il Comune di Cernusco non accetta, o si sposta, e allora vale per 20 anni, o se rimane lì allora lo stesso pagamento varrà solo per 11 anni.
La domanda è, ma che senso ha spingere verso uno spostamento delle tombe? Credo che si possa fare qualche cambiamento per migliorare la situazione di tutti, casse comunali comprese…
Aggiornamento 27 maggio 2013: ecco la busta, intestata al bisnonno Carlo
4 Responses to A Cernusco conviene spostare le tombe?
Leave a Reply Cancel reply
This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.
Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
- Loading tweets...
Post recenti
- Il nuovo albo degli educatori esclude tutte le persone senza cittadinanza
- Dal Mediterraneo ad Haiti, passando da Panama, la lotta non è alla povertà ma ai migranti
- La guerra dell’acqua tra Haiti e Repubblica Dominicana
- Haiti nel caos: assaltati aeroporto e carceri
- 14 anni fa il terremoto che distrusse la capitale di Haiti, oggi il paese non esiste più
Link personali
Amici on-line
Archivio
Categorie
- acqua
- africa
- ambiente
- america
- asia
- campagne
- catena di blog
- cernusco
- coloresperanza
- consiglio comunale
- cooperazione
- economia
- educazione
- elezioni
- energia
- europa
- haiti
- hispaniola
- internet
- lavoro
- musica
- news
- notizie dimenticate
- oceania
- ombelico
- porto rico
- provincia di milano
- rapporti con il parlamento
- regione lombardia
- repubblica dominicana
- russia
- stampa
- stranieri in italia
- terremoto
- ucraina
- Uncategorized
- usa
- viaggi
Amministra sito
Ciao Roberto,
da un controllo accurato effettuato con gli uffici di riferimento, risultano alcune imprecisioni nella tua descrizione, sia sulla persona destinataria della comunicazione che sulle date di decesso e di scadenza della concessione.
Vista la delicatezza dell’argomento, ti suggerisco di venire a parlare direttamente con il responsabile dell’ufficio che potrà illustrarti tutte le carte a nostra disposizione e spiegarti i motivi dietro alla procedura messa in atto.
A tua disposizione
Silvia Ghezzi
Chiederò di nuovo al nonno, ma mi sembra che le indicazioni riportate siano corrette.
Ho controllato, busta alla mano è proprio intestata al bisnonno tanto che alle poste hanno rognato non poco per darla al nonno commentando “ma in comune non sanno che è morto?”. C’è effettivamente un errore sulla data di scadenza della prima concessione il 10 marzo 2001, ma la data di decesso è giusta.
Rimane comunque il fatto che non c’è risposta alla domanda se è possibile pagare il trasferimento della tomba senza che questa sia trasferita in modo da avere il rinnovo per 20 anni.
quasi certamente la lettera indirizzata al defunto sarà partita dall ‘ U.C.A.S. (ufficio complicazioni affari semplici)stabilmente presente in ogni comune dell’ex-bel paese