Mi sono dimesso da presidente della Consulta dalle Cultura. Tanti passi sono stati fatti, ora spazio ad altri.
Questa la lettera di dimissioni che ho fatto protocollare in settimana.
Al Sindaco del comune di
Comune Cernusco sul Naviglio
pc: Assessore alla Cultura,
Presidente Consiglio Comunale,
Membri del direttivo della Consulta della Cultura
Presidente della Consulta dello Sport
Presidente della Consulta del Sociale
Ufficio Cultura e Eventi
17/02/2015
il sottoscritto Roberto Codazzi attuale presidente del Direttivo della Consulta delle Culture di Cernusco sul Naviglio comunica le proprie dimissioni dalla carica in oggetto a decorrere dalla data odierna.
Le motivazioni delle dimissioni sono state espresse in una comunicazione invita via mail al sindaco, all’assessore Zecchini, al Presidente del Consiglio Comunale e ai membri del direttivo.
I motivi di questa scelta vanno cercati nel lavoro fin qui svolto dal Direttivo della Consulta, nei punti realizzati e in quelli ancora da raggiungere. Proprio in questi giorni, preparando la relazione annuale di attività ho avuto modo di mettere in fila una serie di attività avviate o realizzate e di fare una riflessione in merito.
Nel seppur poco tempo in cui questo direttivo ha lavorato possiamo dire di aver contribuito all’avvio di un importante percorso di partecipazione come il Patto per la Scuola, aver sostenuto il lavoro dell’amministrazione nel delicato processo di definizione del regolamento per l’utilizzo degli spazi della Casa delle Associazioni, di aver svolto a pieno le responsabilità consultive sul bilancio e sulla cooperazione a cui siamo chiamati da regolamento. Oltre a ciò abbiamo riflettuto come organo sul modo in cui dobbiamo porci nei confronti dell’amministrazione e delle associazioni arrivando a definire ruoli specifici per ogni consigliere nonché avviato un processo di partecipazione lanciando, a fianco delle già esistenti iniziative come il Natale Solidale e la Festa delle Culture, anche l’idea di promuovere “i Luoghi della Cultura”. Siamo arrivati ad elaborare, con l’ufficio associazioni, un manuale operativo che dovrebbe semplificare i rapporti delle associazioni con l’amministrazione comunale.
Nell’ultima assemblea della Consulta delle Culture abbiamo presentato le proposte di modifica al regolamento della Consulta stessa che verranno sottoposte al Consiglio Comunale.
Al momento della mia candidatura alla presidenza della Consulta avevo assunto quattro impegni: accompagnare le associazioni nei nuovi spazi del Centro ex Cariplo, semplificare le relazioni tra le associazioni e l’amministrazione comunale, creare momenti che favorissero la collaborazione tra associazioni diverse e avviare un canale di comunicazione e collaborazione tra le associazioni e il gestore della Filanda. Due risultati sono vicini ad essere realizzati, un terzo è avviato mentre l’ultimo punto rimane ancora da esplorare.
Quando a giugno ho comunicato al Direttivo la scelta di vita, temporanea, che mi portava lontano da Cernusco ho chiesto ai consiglieri di valutare se il mio contributo fosse utile alle associazioni e ai lavori del direttivo anche a distanza. La risposta è stata positiva e confermata ad inizio dicembre, ed in effetti il Direttivo ha prodotto importanti passaggi a cui mi sento di aver contribuito anche da lontano.
Ora però, guardando al futuro mi rendo conto che le azioni che maggiormente richiedono gli sforzi del Direttivo, e quindi del suo presidente, si concentrano su due attività che richiedono una presenza fisica sul territorio in grado di incontrare, anche al di fuori della formalità delle riunioni, le altre realtà sociali, ovvero l’avvio dei tavoli di progettazione dei “Luoghi della Cultura” e il coinvolgimento del gestore di un importante luogo comunale come la Filanda all’interno dei lavori della Consulta. Su questi due aspetti l’assessorato e le associazioni cernuschesi hanno bisogno di un supporto che difficilmente potrei garantire attraverso i mezzi attualmente a mia disposizione. A ciò si somma la decisione personale della vice-presidente, anello forte di congiunzione con il precedente direttivo, di lasciare l’incarico a fine gennaio.
Nell’ottica quindi di rafforzare i lavori della Consulta lascio spazio a nuove energie, sperando che tra i consiglieri attualmente presenti nel Direttivo, che hanno condiviso il percorso di questi diciotto mesi, vi sia qualcuno che abbia il desiderio di assumersi l’onere di presiedere l’assemblea e accompagnarla passo passo verso la strada che insieme abbiamo tracciato e fin qui condiviso.
Colgo l’occasione per ringraziare i consiglieri che hanno permesso al Direttivo di riacquistare forza dopo un periodo di tentennamenti garantendo sempre una presenza effettiva e molto generosa. Ringrazio anche Francesca e Alessandro che hanno accettato l’ingrato compito di supportarmi nella funzione di segretari.
Lascio al Direttivo anche alcuni punti dolenti e su cui non sono stato in grado di lavorare, due su tutti l’assenza totale delle rappresentanze della Commissione Biblioteca che non ha mai partecipato alle sedute del direttivo, così come quella delle scuole (che non è nemmeno mai stata nominata), che ci ha privato di un fondamentale contributo. In secondo luogo la richiesta avanzata in più sedi di avere uno spazio sul sito comunale per la pubblicazione dei verbali del direttivo, nonchè una mail ufficiale a cui le associazioni possano scrivere per comunicare con la presidenza e i consiglieri. Queste richieste, rimaste inevase, hanno anche indebolito le possibilità di comunicazione tra il Direttivo e l’Assemblea, ma sono sicuro che riceveranno pronta risposta così da sanare la situazione di difficoltà.
Concludo ringraziando della possibilità che mi è stata data di presiedere i lavori della Consulta e di apportare una goccia al miglioramento della nostra città. Mi scuso se la situazione attuale in cui mi trovo può aver causato qualche difficoltà o rallentamento. Auguro un gran bel futuro alla Consulta tutta e rimango a disposizione, ogni volta che il nuovo presidente lo riterrà necessario, per contribuire allo sforzo collettivo.
Distinti saluti
Il Presidente
Roberto Codazzi
Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
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