Perchè sono state cancellate le elezioni in Repubblica Dominicana?
Domenica scorsa si sono tenute le elezioni amministrative. Seggi aperti alle 7 e elezioni annullate alle 11. Per capire cosa è successo devo partire da qualche mese fa.
In Repubblica Dominicana nel 2020 si terranno le elezioni a tutti i livelli: comunali, parlamento e presidenziali. Le comunali a febbraio, le politiche e presidenziali a maggio.
In autunno si sono tenute le elezioni primarie dei due principali partiti, organizzate dalla Junta Central Electoral, che è l’organo incaricato di anagrafe e elezioni.
Per il partito PLD che esprime l’attuale presidente si sono presentati due candidati Gonzalo sostenuto dall’attuale mandatario, Leonel, ex presidente per tre volte. Si è votato, per la prima volta con il voto automatizzato, dei tablet che rilasciano una stampata con il voto espresso. I due candidati sono arrivati molto vicino ed è risultato vincitore Gonzalo per decimali. Leonel ha contestato il risultato sostenendo che i dati fossero stati contraffatti e le macchine del voto manomesse. Il controllo tra i dati elettronici e quelli stampati ha confermato il risultato. A quel punto Leonel ha lasciato il partito di governo e fondato il suo movimento con il quale si presenta alle presidenziali. Il partito PRM non ha avanzato alcuna obiezione rispetto al funzionamento delle macchine.
Per mesi si è discusso sulla possibilità o meno di usare il voto elettronico nelle elezioni del 2020 dopo il caos di novembre. Alla fine si è deciso che il 62% dei comuni avrebbero usato il voto elettronico, il 38% quello cartaceo.
Domenica quando si è iniziato a votare sono iniziate ad arrivare segnalazioni da tutto il paese di cattivo funzionamento del voto elettronico: sui tablet non apparivano tutti i candidati, o mancavano i partiti minori o c’era solo il candidato del PLD. Dopo una riunione con i partiti e l’ Organizzazione degli Stati Americani, la Junta Central Electoral ha deciso di sospendere tutte le operazioni di voto, anche nei comuni dove il voto era cartaceo, nonostante il partito PLD chiedesse che almeno li si continuasse a votare.
Lunedì è stata fissata la nuova data per le elezioni comunali: 15 marzo. Si userà solo il voto cartaceo.
Si sta cercando di capire cosa sia successo se incapacità dei tecnici, sabotaggio (come sostiene il PLD), tentativo di manipolare le macchine (come sostiene l’opposizione).
Domenica la reazione della popolazione è stata molto controllata e non ci sono stati disturbi. Nei giorni seguenti ci sono state (e continuano ad esserci) manifestazioni davanti alle sedi della Junta Central e i municipi chiedendo le dimissioni dei giudici della Junta e un’indagine indipendente sui fatti accaduti. Attualmente ci sono due detenuti, un tecnico informatico e il capo della sicurezza del candidato alla presidenza per il PRM perché risulta che fossero a conoscenza di manovre notturne sulle macchine elettorali.
Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
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