In arrivo un nuovo esercito per Haiti
Nel 1995 il presidente haitiano Aristide, appena reinsediato dopo l’ennesimo golpe prese una decisione storica per il paese: sciogliere l’esercito.
Ora il neo presidente Martelly, in evidente situazione di difficoltà, si prepara a ricreare le forze armate. Con un parlamento controllato da un partito diverso dal suo e con le prime avvisaglie di forze paramilitari a lui fedeli, Martelly ha annunciato la creazione di una commissione di civili che dovrà definire il profilo e la filosofia che dovranno assumere le nuove forze armate. Il tempo che è stato concesso a questa commissione è di 40 giorni e dovrà analizzare anche il modo di finanziamento.
Nella storia haitiana, dalla fine della dittatura dei Duvalier l’esercito è stato protagonista di molti colpi di stato: prese il controllo nel 1986 dopo la cacciata di Duvalier con il generale Namphy e nel 1987 i militari cancellarono le elezioni dopo aver provocato un massacro ai seggi, nel 1988 depose il presidente eletto Manigat dopo soli 3 mesi di presidenza, nelle stesso anno un nuovo golpe abbattè il golpista Namphy. Nel 1990 l’esercito obbligò il presidente Avril a lasciare il potere al generale Abraham, il quale, unico militare haitiano del secolo a farlo, lasciò volontariamente il potere poco dopo nelle mani di Ertha Pascal-Trouillot, unica donna a essere nominata presidente. Nel 1991 fu eletto democraticamente Aristide, ma prima del suo insediamento un militare, Roger Lafontant, tentò un golpe fallito solo grazie alla mobilitazione dei supporter del neo presidente. Per terminare la sequenza dei colpi di stato a settembre del 1991 il generale Raoul Cedras guidò l’esercito contro il presidente eletto e lo obbligò alla fuga. Aristide potè rientrare in patria solo nel 1994 dopo che la giunta militare aveva perpetrato una campagna di eliminazione dei suoi supporter.
Siamo sicuri che quello di cui ha bisogno adesso Haiti sia proprio un esercito?
Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
- Loading tweets...
Post recenti
- Il nuovo albo degli educatori esclude tutte le persone senza cittadinanza
- Dal Mediterraneo ad Haiti, passando da Panama, la lotta non è alla povertà ma ai migranti
- La guerra dell’acqua tra Haiti e Repubblica Dominicana
- Haiti nel caos: assaltati aeroporto e carceri
- 14 anni fa il terremoto che distrusse la capitale di Haiti, oggi il paese non esiste più
Link personali
Amici on-line
Archivio
Categorie
- acqua
- africa
- ambiente
- america
- asia
- campagne
- catena di blog
- cernusco
- coloresperanza
- consiglio comunale
- cooperazione
- economia
- educazione
- elezioni
- energia
- europa
- haiti
- hispaniola
- internet
- lavoro
- musica
- news
- notizie dimenticate
- oceania
- ombelico
- porto rico
- provincia di milano
- rapporti con il parlamento
- regione lombardia
- repubblica dominicana
- russia
- stampa
- stranieri in italia
- terremoto
- ucraina
- Uncategorized
- usa
- viaggi
Amministra sito