“di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie o mantenermi vivo…”
Il Garga è in “ansia da prestazione” per le elezioni comunali e ultimamente le spara grosse. In uno scambio con Erma scrive anche cagate che però mi riguardano:
Se fosse come raccontato da Zacchetti il Kuda sarebbe stato un addetto stampa perfetto, come proponeva Vivere , e non un nemico interno da cui guardarsi per la lotta intestina di ricerca del consenso tra Vivere Cernusco e il PD locale.
Dando per scontato che mai VIVERE Cernusco chiese o chiederà di poter indicare l’addetto stampa, che è un membro dello staff del sindaco, e che non credo che Eugenio mi veda come un nemico interno, anzi, rispondo per quanto mi compete.
Ho una laurea in Scienze dell’Educazione – Esperto nei processi di Formazione, un perfezionamento in Pedagogia Immaginale, un diploma universitario in Governance e riforma dello Stato in America Latina conseguito a Madrid e un Master in Sviluppo Locale e Qualità Sociale della facoltà di Sociologia di Milano. Dal 2004 lavoro nella cooperazione sociale e in quella internazionale. Cosa c’entrerai nel ruolo di addetto stampa che è un lavoro che non ho mai fatto e non saprei fare?
Ci sono molte altre cose che posso fare per Cernusco spendendomi in campi in cui sono preparato, per cui studiato, se Gargantini ha delle idee in proposito lo ascolto, ma per fare cose in cui io possa essere davvero utile. VIVERE Cernusco l’ha capito da molto tempo, e per fortuna. E questo mi piace, il resto sono deliri di un candidato in cerca di visibilità o polemica.
Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
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