Possibile che ogni volta che un giornale italiano parli della Repubblica Dominicana riesca a commettere un errore?

Stavolta è il Corriere della Sera che parlando della vicenda che vende implicata la moglie di Marcello Dell’Utri nella vicenda dei soldi (15 milioni di euro) che questa avrebbe portato in una banca dominicana, scrive:

Peccato che geograficamente la Repubblica Dominicana faccia parte dei Caraibi. A testimonianza di ciò anche il nome del trattato di libero commercio che gli Stati Uniti stipularono anni fa con Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e, appunto, lo stato dominicano: DR-CAFTA, ovvero, Dominican Republic – Central America Free Trade Agreement.

E se vogliamo dirla tutta è anche profondamente fuori luogo la descrizione che si fa di un quartiere di Santo Domingo, ubicato nei pressi del ponte Duarte, che si legge nello stesso giornale in relazione al luogo dove viveva la ragazza dominicana uccisa settimana scorsa a Milano con il marito.

Prima di tutto perchè il termine banlieu non è applicabile alla realtà dominicana, secondo perchè, nonostante ne abbia girate molte di baraccopoli sull’isola, non ne ho ancora trovata una da cui non potessi uscire, e terzo perchè quella zona non è assolutamente presente sulla stampa dominicana se non per un furto di cavi alla struttura del ponte. Non dico che sia il posto più bello dove andare in vacanza, ma sicuramente è un luogo come tanti nella periferia di Santo Domingo dove, se conosci qualcuno, giri tranquillamente, senza dover essere per forza un trafficante di droga internazionale.

Senza commento la riflession”nella quale un genitore assennato non lascerebbe mai la figlia”. Volete dire che il nonno non può ospitare sua nipote in casa?

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