Una sentenza del tribunale costituzionale crea caos in Repubblica Dominicana (e a pagare sono soprattutto i figli degli haitiani)
Il tutto nasce dal cambio della Costituzione Dominicana promossa dall’ex presidente Leonel Fernandez che dal 2010 cancella il diritto di cittadinanza per Ius Soli (ovvero sono cittadini dominicani le persone nate in Repubblica Dominicana, ad eccezione delle persone “in transito”) per sostituirlo con lo Ius Sanguinis (ovvero sono dominicani solo le persone che hanno almeno un genitore dominicano). Già all’epoca il cambio fu dettato in chiave anti-haitiana, che rappresenta la maggioranza della popolazione non-dominicana presente nel paese, e venne fatto dopo che la Corte InterAmericana dei Diritti Umani aveva obbligato la Repubblica Dominicana a riconoscere come suoi cittadini i figli di seconda, terza, generazione di immigrati haitiani.
Ora, però, nei mesi scorsi il Tribunale Costituzionale ha emanato una sentenza che toglie la cittadinanza dominicana a tutte le persone nate dal 1929 in Repubblica Dominicana da persone immigrate non regolarmente nel paese. Il motivo è la definizione di persone “in transito”. Fino al 2004 si considerava come “in transito” tutte le persone che soggiornassero in Repubblica Dominicana per meno di 10 giorni, ma dall’entrata in vigore della nuova legge d’immigrazione, nel 2004, appunto, la definizione fu estesa a tutte le persone con il permesso di residenza scaduto o senza documenti. La sentenza del Tribunale Costituzionale ha sancito il valore retroattivo di questa norma.
Secondo i dati ufficiali vi sono quasi 250.000 dominicani nati da genitori stranieri, l’86% di questi ha genitori haitiani.
La sentenza sta generando il caos sull’isola perchè le persone che vedono revocata la loro nazionalità dominicana non acquistano automaticamente quella dei genitori, soprattutto per quel che riguarda Haiti dove mancano registri e possibilità di recuperare documentazione. 250.000 persone si trovano da un giorno all’altro stranieri a casa loro, molti non sono mai stati nei paesi di origine dei genitori o dei nonni, non parlano le loro lingue, non hanno alcun contatto con quelle terre. In forza dei grossi vincoli della Legge d’Immigrazione non possono restare in Repubblica Dominicana, anche se hanno un lavoro o studiano nelle scuole statali. E anche nel caso riuscissero a restare regolarmente si troverebbe di fronte a una serie incredibile di problematiche, basti pensare che per i dominicani i crediti universitari negli istituti pubblici costano 50 pesos l’uno (circa un euro) per gli stranieri 100 dollari..
Diverse ONG e organizzazioni internazionali si stanno mobilitando per cercare di contrastare questa sentenza. Un sito che raccoglie le istanze delle persone colpite (tra cui anche alcuni figli di italiani) e le azioni di pressione è reconoci.do
La storia dominicana (si veda anche il libro Haiti: l’isola che non c’era) è segnata da sempre da una commistione con la popolazione haitiana che dall’inizio del ‘900 ha rappresentato la principale fonte di manodopera agricola e nell’edilizia. Negare ora il diritto a persone in Repubblica Dominicana da quattro generazioni è una forzatura di fronte alla quale non si può stare in silenzio!
4 Responses to Una sentenza del tribunale costituzionale crea caos in Repubblica Dominicana (e a pagare sono soprattutto i figli degli haitiani)
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Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
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No se haga que debamos sentirnos avergonzados de ser ciudadanos injustos por no decir, inciviles y poco evolucionados tomando un paso tan absurdo a estas alturas del 2013-2014. No hagamos en nuestra tierra la cosa que tanto despreciamos de lo que se hace a nuestra gente en algunas tierras extranjeras.
Somos nosotros, dominicanos todos, el pueblo que conduce el futuro de nuestra tierra y nuestros hijos no el sistema político.
[…] vicenda, di cui avevo parlato qui, aveva, di fatto, creato una situazione per cui oltre 250.000 persone nate in Repubblica […]
[…] si vedessero di buon occhio era noto da tempo, almeno dai tempi in cui il TC approvò la famigerata sentenza con cui rivedeva, retroattivamente, i criteri per il riconoscimento della cittadinanza dominicana, […]
[…] clima è stato tutto un crescere dalla sentenza della Corte Costituzionale dominicana che ha eliminato la cittadinanza a oltre 200.000 cittadini di […]