Da un paio di giorni Bersani cavalca l’onda che vorrebbe la cancellazione dell’accordo per l’acquisto dei famigerati F-35.

Flavio Lotti, della Tavola per la Pace, riassume molto bene come si è comportato il PD in questi ultimi mesi in Parlamento su quel tema. Io però vorrei fare un salto indietro, a quel 2007 quando l’accordo fu firmato:

  • l’accordo porta la firma di Giovanni Lorenzo Forcieri, all’epoca Sottosegretario alla Difesa, Ministro era Arturo Parisi.
  • Forcieri è un parlamentare di lungo corso, prima dei Progressisti, poi per L’Ulivo. Nelle elezioni del 2008 si presenta con il PD ma non risulta eletto.
  • Viene quindi nominato nel 2009 a presiedere l’Autorità Portuale di La Spezia nel cui consiglio di amministrazione siedono anche due rappresentanti di FinMeccanica.
  • Il 14 marzo 2012 si è tenuta un’audizione alla Commissione Difesa della Camera sul tema degli F35 e il presidente e a.d. di Finmeccanica Giuseppe Orsi ha chiesto al governo di sostenere il programma del caccia-bombardiere F-35.
  • Il 13 novembre 2012, a seguito delle dimissioni di Giovanna Melandri, Forcieri viene nominato deputato, per il gruppo del PD, ma mantiene anche la sua carica di Presidente dell’Autorità Portuale di La Spezia.

All’interno del PD siede quindi colui che firmò l’accordo per l’acquisto dei caccia-bombardieri e allo stesso tempo presiede un’azienda i cui soci sostengono fortemente il programma di acquisto di queste armi militari. Risulta quindi poco credibile la posizione di Bersani se prima non viene chiarita all’interno del suo stesso partito.

E poi ci si domanda del perchè non vi sia una legge sul conflitto d’interessi…

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2 Responses to Gli F35, FinMeccanica e il PD

  1. angelo Pirisi says:

    Il progetto F35 è nato nel 1996 , nel 2006 e 2007 l’Italia vi ha aderito con una quota di 1,2 mil € . Il via libera all’acquisto fu fatto nel 2012 ( governo Berlusconi)ministro della difesa La Russa di 132 aerei . In parlmanento IDV PD FlI votarono contro.
    Non fare il sapientone e non scrivere cazzate.

    • kuda says:

      Basta seguire i link indicati nel post per leggere:
      Il Sottosegretario alla Difesa Lorenzo Forcieri firma al Pentagono il protocollo d’intesa su produzione, supporto e sviluppo del caccia Joint Strike Fighter noto come Jsf o F-35.
      Il tam tam data dal 1998 con la stesura di un primo memorandum tra governo italiano e americano. Poi, mentre si alternavano i governi, si è andata costruendo – ricordano alla Rete italiana per il disarmo – la tappa decisiva del giungo scorso che ha visto il generale Leonardo Tricarico, capo di Stato Maggiore dell’aeronautica, sottoscrivere il programma. Ieri la firma del rappresentante del governo che fa “volare” i Jsf anche in Italia.
      Forcieri però assicura che “notevoli saranno i ritorni industriali e occupazionali del progetto. In termini economici e finanziari l’acquisizione dei velivoli comporterà per l’Italia un impegno stimato in circa 11 miliardi di US$, a fronte del quale si mira a ritorni industriali in misura pari al 100% e a incrementi occupazionali proporzionali ai volumi in gioco. Per la sola produzione delle ali del velivolo, già a partire dal 2008 e fino al 2014 – precisa il sottosegretario – si prevedono attività che potrebbero sviluppare un volume di risorse dirette crescenti fino a circa 2000 posti di lavoro, con un esteso coinvolgimento di piccole e medie imprese”.
      E l’articolo è del 2007!

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