Borghezio, il sito anti-immigrati e la stampa italiana
Un parlamentare europeo italiano, Borghezio, annuncia che lancerà un sito di denunce contro “fatti e comportamenti di rilievo degli immigrati extracomunitari”. Il motivo? “Troppe situazioni negative o, quantomeno, censurabili rimangono,per vari motivi, prive di adeguati riscontri e formali denunce sia alle competenti autorità, sia alla stessa opinione pubblica, perché filtrate dai mass media sottoposti alla dittatura del ‘politicamente corretto’.”
Per capirci, secondo il nostro, le persone non denuncerebbero ai carabinieri i reati commessi dagli extracomunitari per colpa della stampa che li difende.
Ora, anzichè fare una pernacchia in faccia all’onorevole, ahimè, Borghezio la stampa italiana ha ripreso e rilanciato il comunicato praticamente senza mai accompagnarlo ad un commento, ad una riflessione.
Per giunta, il sito non esiste ancora, quello dei Volontari Verdi, che dovrebbero gestirlo è fermo al 2006, andate pure a controllare. Insomma la notizia non esiste, le ragioni sono assurde, ma il nostro si è guadagnato la visibilità che voleva e ha fatto contenti i suoi elettori. Con buona pace della corretta informazione.
One Response to Borghezio, il sito anti-immigrati e la stampa italiana
Leave a Reply Cancel reply
This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.
Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
- Loading tweets...
Post recenti
- Il nuovo albo degli educatori esclude tutte le persone senza cittadinanza
- Dal Mediterraneo ad Haiti, passando da Panama, la lotta non è alla povertà ma ai migranti
- La guerra dell’acqua tra Haiti e Repubblica Dominicana
- Haiti nel caos: assaltati aeroporto e carceri
- 14 anni fa il terremoto che distrusse la capitale di Haiti, oggi il paese non esiste più
Link personali
Amici on-line
Archivio
Categorie
- acqua
- africa
- ambiente
- america
- asia
- campagne
- catena di blog
- cernusco
- coloresperanza
- consiglio comunale
- cooperazione
- economia
- educazione
- elezioni
- energia
- europa
- haiti
- hispaniola
- internet
- lavoro
- musica
- news
- notizie dimenticate
- oceania
- ombelico
- porto rico
- provincia di milano
- rapporti con il parlamento
- regione lombardia
- repubblica dominicana
- russia
- stampa
- stranieri in italia
- terremoto
- ucraina
- Uncategorized
- usa
- viaggi
Amministra sito
Quello che ha detto Borghezio (sostenuto ampiamente dal suo inestvittarore radiofonico) e8 veramente gravissimo,degno di un delirio a tutti gli effetti Non fe0 eccezioni su nessuno basta che la persona o il politico in questione sia romano,o residente a Roma. L’odio smisurato di questi personaggi verso la capitale distorce e degenera ogni argomento.Intaccare politici che hanno una storia un rigore una grande moralite0 e sono l’espressione di valori importanti come Alemanno ,ste0 esclusivamente ad indicare quanto questi personaggi siano ossessionati dalla voglia di far prevalere le loro demagogie veramente basse,pur di ritagliarsi uno spazio di sconcertante e discutibile visibilite0 .