Le accuse che hanno portato alle dimissioni del Presidente tedesco
Il presidente federale tedesco, Christian Wulff, si è dimesso oggi dall’incarico senza aspettare che il Parlamento decreti la sospensione dell’immunità. Deve difendersi da gravi accuse, eccole:
– avrebbe ottenuto un prestito di 500mila euro da un imprenditore amico, con un tasso di favore del 4%, quando era governatore del Land della Bassa Sassonia;
– tre pernottamenti in un albergo dell’isola di Sylte di 258 euro l’uno sarebbero stati pagati sempre da un imprenditore a lui vicino (Wulff dice di aver rimborsato in contanti).
Queste sono accuse, non c’è stato processo, non c’è stata condanna.
Sono cose che in Italia non capiamo, noi che abbiamo Cosentino e Tedesco in Parlamento, che abbiamo avuto fino a ieri il Presidente del Consiglio accusato di corruzione, abuso d’ufficio, etc… come possiamo comprendere che per un politico, accedere a un prestito con un tasso d’interesse agevolato possa essere causa di dimissioni. Chi concepisce che meno di 900 euro di albergo siano la goccia che fa saltare una presidenza in un momento storico ed economico così delicato?
Quando riusciremo a capirlo, forse capiremo anche come ha fatto la Germania ad assorbire l’unificazione e rimanere la nazione che traina l’Europa.
2 Responses to Le accuse che hanno portato alle dimissioni del Presidente tedesco
Leave a Reply Cancel reply
This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.
Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
- Loading tweets...
Post recenti
- Il nuovo albo degli educatori esclude tutte le persone senza cittadinanza
- Dal Mediterraneo ad Haiti, passando da Panama, la lotta non è alla povertà ma ai migranti
- La guerra dell’acqua tra Haiti e Repubblica Dominicana
- Haiti nel caos: assaltati aeroporto e carceri
- 14 anni fa il terremoto che distrusse la capitale di Haiti, oggi il paese non esiste più
Link personali
Amici on-line
Archivio
Categorie
- acqua
- africa
- ambiente
- america
- asia
- campagne
- catena di blog
- cernusco
- coloresperanza
- consiglio comunale
- cooperazione
- economia
- educazione
- elezioni
- energia
- europa
- haiti
- hispaniola
- internet
- lavoro
- musica
- news
- notizie dimenticate
- oceania
- ombelico
- porto rico
- provincia di milano
- rapporti con il parlamento
- regione lombardia
- repubblica dominicana
- russia
- stampa
- stranieri in italia
- terremoto
- ucraina
- Uncategorized
- usa
- viaggi
Amministra sito
In passato ministri di paesi del nord europa si sono dimessi per non aver pagato il canone tv o i contributi alla colf, o aver copiato un pezzo della tesi di laurea o per aver messo 1.000 euro del parrucchiere sul conto del partito.
è davvero un comportamento civico da ammirare…