Aggiornamenti dalla Repubblica Dominicana: convocate nuove elezioni e incaricata la OEA di una indagine indipendente
La situazione si sviluppa su due livelli: la gestione tra i partiti e le proteste di piazza.
I partiti sono stati convocati più volte dalla Junta Central Electoral e hanno velocemente accordato che le elezioni comunali si terranno il 15 marzo (data scelta nel rispetto della legge, che prevede un tempo massimo di 30 giorni, ma anche del carnevale, che finisce domenica 8 marzo) e si useranno solo schede cartacee.
Dal punto di vista delle indagini, per giorni sono stati interrogati dalla polizia un tecnico telefonico e il capo della scorta del candidato dell’opposizione Abinader che si erano scambiati messaggi che mostravano che fossero a conoscenza del tentativo di manomettere le macchine elettorali. Nessun altra persona è stata indagata nonostante siano stati interrogati diversi militari incaricati della sicurezza della Junta Central Electoral e il responsabile d’informatica della stessa Junta sia stato sospeso.
Da lunedì però è iniziato un movimento di piazza, prima a Santo Domingo, poi in molte città della paese che chiede una pluralità di azioni. Non esiste un’unica testa per questo movimento che è iniziato in forma spontanea e poi è stato sostenuto dai principali partiti d’opposizione. I giovani, ma non solo, si presentano nel tardo pomeriggio in luoghi simbolo delle città (a Santo Domingo davanti alla sede della Junta Central Electoral) vestiti di nero per indicare che sono in lutto per la morte della democrazia. Le richieste della piazza si possono riassumere con:
- elezioni subito
- indagine indipendente
- rinuncia dei membri della Junta Central Electoral o, per altri, l’integrazione di figure della società civile nella Junta
- elezioni trasparenti e con il voto cartaceo
Oltre a questi punti c’è un diffuso sentimento anti PLD, partito al governo dalla 2004.
C’è da dire che in 5 giorni di protesta la Marcha Negra ha ottenuto risultati importanti, oltre al tema elettorale, ieri il governo ha chiesto all’Organizzazione degli Stati Americani di incaricarsi dell’indagine sui fatti che hanno portato alla sospensione delle elezioni e ha ordinato al Procuratore Generale della Repubblica (che sarebbe il Ministro della Giustizia) di sospendere le indagini interne.
Le manifestazioni sono state estremamente pacifiche, attente a non interrompere il transito, nella maggior parte dei casi, e pulendo la spazzatura lasciata dai manifestanti.
Per domani i partiti dell’opposizione hanno convocato una manifestazione nazionale a Santo Domingo.
In generale c’è un clima di estrema difficoltà per il partito al governo che se non riuscirà a spiegare in forma credibile e convincente cosa sia successo domenica scorsa, difficilmente riuscirà a risultare vincitore in questa tornata elettorale.
Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
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