Un progetto di ColorEsperanza per far capire l’importanza dell’acqua
Quando l’abbiamo pensato si è deciso di chiamarlo Acqua in b(r)occa. Un po’ perchè, se hai visto H2Oro di Fabrizio di Giovanni non puoi credere che l’Italia rimanga il primo paese europeo per il consumo di acque in bottiglia, un po’ perchè è un tema di cui è impossibile sentirne parlare in tv, dove l’associazione delle acque minerali finanzia copiosamente le casse delle reti attraverso la pubblicità, e non ne vuole di negativa.
L’idea è nata dal lavoro con gli scout CNGEI di Cernusco (capofila del progetto) e con la scuola media. Come far passare a dei ragazzi di prima il concetto che l’acqua non è un bene che si può sprecare o commercializzare come qualsiasi altro prodotto?
Non volevamo fare i soliti “pippotti” con predica finale, abbiamo quindi deciso di organizzare due incontri in ogni prima dove far riflettere, giocando, i ragazzi e poi quattro percorsi di approfondimento più artistici. Da qui sono nati 2 laboratori di fotografia (un in più del previsto grazie alle molte iscrizioni), un laboratorio di teatro, uno di piccole guide del territorio che hanno esplorato le zone umide di Cernusco e uno dedito alla costruzione di un cortometraggio.
Io ho avuto il piacere di seguire proprio questo laboratorio occupandomi di costruire con i ragazzi la storia, scegliere i personaggi, cercare i vestiti e girarlo. Poi c’è stata la parte di montaggio e post-produzione. E’ un prodotto amatoriale, ma pieno della passione dei miei piccoli attori. Per vederlo l’appuntamento è venerdì 30 marzo alle ore 21 presso l’Auditorium Maggioni di Cernusco (via don Milani), nel frattempo ecco il trailer.
Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
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