Qualche settimana fa sono stato intervistato da Radio Uno rispetto alla situazione ad Haiti. Prima di me, nella trasmissione (registrata, quindi non sapevo cosa avrebbero detto) molti interventi sono stati nell’ottica di evidenziare l’importanza dell’intervento internazionale, cosa fanno le ONG italiane, cosa fanno le Nazioni Unite etc…
Ecco, quello che ho detto io è che forse Haiti starebbe meglio se si accettasse di dare spazio alle forze e alle idee locali, senza sotterrarle sotto alla burocrozia europea o alla voglia di protagonismo dei nostri enti benefici. Bisogna iniziare ad ascoltare gli haitiani e a prendere in considerazione le loro richieste. Sono 200 anni che si amministrano da soli, contro tutti gli altri stati americani e nonostante loro, sanno come muoversi, non dobbiamo essere noi, da fuori, con i nostri studi e la nostra visione, a dire loro come dovrebbero vivere. Un po’ di umiltà da parte degli operatori umanitari aiuterebbe…
Per approfondire, naturalmente, il libro Haiti: l’isola che non c’era.
Su Facebook sta girando, e anche tanto, visto che adesso siamo ad oltre 12.000 condivisioni, una foto che ritrae 4 bambini morti con la seguente didascalia:
Bambini trovati morti senza organi in honduras che vergogna fate girare questa notizia sperando che qualcuno intervenga al più presto. Vi prego di fermare questa carneficina . Nessun telegiornale comunica queste notizie, perché gli organo prelevati vanno alle persone che contano vergognatevi
L’immagine è molto forte e non la pubblico qui, ma chi volesse vederla il link è questo (ma c’è anche qui e qui).
Da una rapida ricerca emerge che:
– la foto non corrisponde all’Honduras, ma a Gaza, i bambini non sono morti per l’espianto degli organi ma a causa di un bombardamento isreaeliano, risale al novembre 2012. La foto è registrata come Reuters. La verifica è stata possibile grazie alla funzione di Google Images che permette di crcare le foto partendo da una foto.
– sui giornali dell’Honduras non vi è notizia di alcun rapimento di bambini finalizzato all’espianto di organi. Vi sono casi denunciati, invece, in Cina, India, Pakistan, Brasile e Filippine. Complessivamente le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlano di circa 10.000 interventi chirurgici all’anno svolti dopo una compravendita illegale di organi. Molti di questi però sono venduti e non sottratti contro la volontà dell’individuo.
– sulla stampa hondureña, però, si trova traccia di un caso, nella città di Tocoa dove la polizia è dovuta intervenire ufficialmente per smentire le voci secondo le quali dei bambini fossero stati ritrovati morti e senza organi. Fatto sta, però che molti sono i minori che spariscono in Honduras, vengono però utilizzati come lavoratori coatti o dai narcos, come oggetti sessuali o per adozioni internazionali illegali. Si tratta per lo più di orfani o di profughi di rientro dal Messico. Un’altra categoria, per lo più tra i 10 e i 18 anni, corrisponde ai minori che tentano di emigrare negli USA, anche senza nessuna famiglia.
In sostanza la foto e la denuncia collegata sono una bufala, non esiste alcun collegamento tra di loro e nessun allarme rapimento/espianto organi. La foto non va diffusa. Andrebbero invece diffuse le notizie vere, su Gaza, sul lavoro minorile, sullo sfruttamente sessuale o sulle condizioni socio-economiche che portano a cercare, a volte a costo della propria vita, di emigrare altrove.
Aggiornamento: dopo aver raggiunto le 16.000 condivisioni i due responsabili della pubblicazione dell’immagine hanno deciso di rimuoverla dopo un giorno e dopo che questo link è stato pubblicato oltre 300 volte su Facebook.
Aggiornamento: ho trovato un’altra foto pubblicata su Facebook, è alla soglia delle 50.000 condivisioni.

Misurazioni delle radiazioni sui bambini giapponesi dopo l’incidente di Fukushima
Quali sono stati i danni per la salute delle persone coinvolte nell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima?
Alcuni studi dell’università di Tokyo su cittadini giapponesi sono noti:
– tra la popolazione over 75 evacuata dalla zona il tasso di mortalità nell’anno successivo all’incidente è stato triplo rispetto alla norma;
– i pesci individuato nei pressi della centrale hanno fino a 5.000 volte il livello di radiazioni consentito dal governo. Quelli monitorati a 20 chilometri di distanza arrivano ad oltre 250 volte il limite;
– più del 40 per cento dei bambini residenti nelle vicinanze di Fukushima ha anomalie della tiroide.
Il dato nuovo però è quello di uno studio pubblicato su Scientific Research e che prende in considerazione la popolazione statunitense che vive nelle Haway e sulla costa est del continente americano. Ecco una parte dell’abstract:
The number of congenital hypothyroid cases in these five states from March 17-December 31, 2011 was 16% greater than for the same period in 2010, compared to a 3% decline in 36 other US States (p < 0.03). The greatest divergence in these two groups (+28%) occurred in the period March 17-June 30 (p < 0.04). Further analysis, in the US and in other nations, is needed to better understand any association between iodine exposure from Fukushima-Dai-ichi and congenital hypothyroidism risk.
I bambini nati in Alaska, California, Hawaii, Oregon, Washington, tra una settimana e 16 settimane dopo l’incidente, hanno registrato il ??28 per cento in più di probabilità di soffrire di ipotiroidismo congenito rispetto a quelli che che erano bambini nati in quegli stati nello stesso periodo dell’anno precedente. Nel resto degli Stati Uniti in quel periodo, dove la ricaduta radioattiva è stata meno grave, i casi sono stati in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente.
Ora, se questo è successo a migliaia di chilometri di distanza, quali altre conseguenze non ancora note o registrate vi sono state in Giappone? e nei paesi limitrofi? e qualcosa non è giunto anche in Europa?
La notizia è passata un po’ più in silenzio del solito ma anche quest’anno a febbraio Milano ha già esaurito i 35 giorni di sforamento dei limiti comunitari per quanto rigurda i livelli delle polvere sottili nell’aria. La data precisa non c’è a causa di un blackout delle centraline, ma è individuabile tra il 23 e il 24 febbraio.
Il risultato è sempre pessimo, ma migliore di quello degli anni precendenti infatti nel 2012 il “bonus” si era esaurito il 15 febbraio, nel 2011 era l’8, nel 2010 per il 16 e, andando indietro ancora, nel 2009 il 22 febbraio e nel 2008 il 2o.
È stato da poco pubblicato il Rapporto sulla qualità dell’aria dell’Agenzia europea per l’ambiente: mentre dieci anni fa le zone più inquinate del continente erano la Lombardia e il bacino della Ruhr in Germania, oggi tutti gli indicatori negativi dell’area tedesca sono diminuiti, mentre quelli lombardi continuano ad essere quasi uguali a quelli del passato. Significa che le politiche di contrasto allo smog messe in campo fino a oggi non sono state sufficienti per assicurare agli abitanti della Lombardia una qualità dell’aria accettabile. Il risultato positivo, di poco, di quest’anno deve spingere a fare molto molto di più!
Oggi Grillo è andato da Napolitano e così scrive sul blog:
Questa mattina mi sono recato al Quirinale con i capigruppo alla Camera e al Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi, per incontrare il presidente della Repubblica e riferire la posizione del MoVimento 5 Stelle.
Il M5S è stato il primo per numero di voti alle ultime elezioni. Per questo chiede ufficialmente un incarico di governo per realizzare il suo programma.
Tutto bene, tranne il fatto che il Movimento 5 Stelle non è il partito che ha preso più voti alla Camera, fortuna che qualcuno ha già provveduto a mettere un memo là dove Grillpo sicuramente potrà leggerlo…
Per gentile concessione di Messaggi lasciati sui rotoli di carta igienica
Succede che anche se sei nato in Italia, anche se risiedi a Roma da una vita, il Comune di Roma di escluda dalla possibilità di accedere alle graduatorie per le case popolari. E succede che tu venga escluso dopo che il bando sia uscito, con una postilla aggiunta ad hoc.
Così scrive il Guardian (tradotto da Internazionale):
Nel bando per l’assegnazione delle case popolari pubblicato a dicembre, le famiglie che risiedono nei campi avevano diritto a presentare domanda. Si dava infatti priorità “alle famiglie che si trovano nelle situazioni di maggior vulnerabilità, ovvero di grave disagio abitativo”.
Qualche settimana dopo, il bando è stato modificato con un’esclusione specifica per le quattromila persone dei campi nomadi, dal momento che “i richiedenti devono risultare ospitati in ricoveri temporanei, ossia strutture dedicate all’accoglienza di persone senzatetto, senza casa o senza fissa dimora”, mentre i campi sono strutture permanenti. La precisazione è stata pubblicata il 18 gennaio e condivisa in una nota stampa dall’assessore alle politiche del patrimonio e della casa di Roma, Lucia Funari. Con queste regole, a chiunque viva in un “campo” è negata una sistemazione permanente.
Le associazioni, tra cui 21 luglio, si sono mobilitate e nonostante il pare contrario del vicesindaco il Dipartimento Casa ha accolto le osservazioni sette campi rom attrezzati come luoghi ammissibili per presentare domanda (anche se la questione non sembra chiusa del tutto).
In Italia esiste la favola che rom e sinti non vogliano vivere in case di mattoni e che preferiscano i campi nomadi e le roulotte, ecco, non è proprio così, anzi..
La stragrande maggioranza dei rom e dei sinti attualmente non conducono una vita nomade e coloro che lo fanno, lo fanno per necessità ovvero non hanno un luogo fisso in cui sostare. Anche alcuni sinti che hanno abbandonato il mestiere della giostra negli ultimi anni hanno scelto la soluzione dell’appartamento. Sono i comuni e le autorità che puntano a mantenere la struttura del “campo nomadi” per avere un maggior controllo della situazione.
18 febbraio 2013, via Facebook rispondendo ad un post di un amico sul nome del prossimo Papa
11 marzo 2013, twit su uno dei papabili che secondo me non considerava nessuno
13 marzo 2013, dopo la fumata bianca, in attesa di conoscere l’esito del conclave
13 marzo 2013…
Premetto che la seguente riflessione prescinde dal fatto che i Marò siano innocenti o colpevoli, che l’uccione dei due marinai indiani sia avvenuta in acque terriotoriali o internazionali, che vi siano prove certe o inganni iniziali nella vicenda. Quello di cui vorrei provare a ragionare è lo stato di diritto che permette o meno ad uno Stato sovrano di promuovere l’evasione di stato verificatasi nel momento in cui l’Italia ha preso accordi con l’India per il rientro temporaneao dei due fucilieri in patria per poi decidere di non restituirli al controllo delle autorità asiatiche.
Lo Stato democratico modermo pone le sue fondamenta sulle riflessioni che si sono sviluppate nel ‘600 in Inghilterra, e, in particolare sul concetto di contratto sociale. John Locke, nell’analisi delle origini della società, distingue un primo momento di aggregazione naturale da una successiva sistemazione artificiale della società. Sorge a questo punto l’esigenza di uno stato, di una organizzazione politica che assicuri la pace fra gli uomini. Locke riteneva che gli uomini cedessero al corpo politico solo il diritto di farsi giustizia da soli. Lo Stato non può perciò negare i diritti naturali, vita, libertà, uguaglianza civile e proprietà coincidente con la cosiddetta property, violando il contratto sociale, ma ha il compito di tutelare i diritti naturali inalienabili propri di tutti gli uomini. Detto altrimenti: i cittadini delega lo Stato per quel che riguarda l’amministrazione della gisutizia.
Ora, cosa succede se lo Stato viola le leggi o gli accordi presi? Secondo Rousseau (in Il cotratto sociale) “nell’istante in cui il governo usurpa la sovranità, il patto sociale si rompe, e tutti i semplici cittadini, rientrati di diritto nella loro libertà naturale, sono costretti ma non tenuti a obbedire.”
Massimo Fini esemplifica così la rottura del patto tra le parti:
La Magistratura è come l’arbitro di una partita di calcio. Dell’arbitro si può dire che sbaglia, che è impreparato, che non ci vede, ma se alcuni giocatori sostengono che è corrotto e non accettano i suoi fischi quando sono contro ma d’altro canto pretendono che siano validi quando sono a favore, la partita finisce rapidamente in una zuffa perché, prima o poi, anche tutti gli altri giocatori si comporteranno allo stesso modo. Fuor di metafora: si rompe il patto sociale che ci tiene e si scende la ripidissima china dell’anarchia e della guerra civile. (in Guerra civile? No, ma uno psicolabile ne ha colto il clima, Il Gazzettino, 18 dicembre 2009)
Ecco ora ci troviamo proprio nella situazione in cui l’Italia disconosce ad un altro paese l’autorità per esercitare la giustizia, stringe però un accordo per il rientro temporaneo in Italia dei due soldati e lo viola favorendo la loro evasione. Viene a decadere il patto sociale secondo cui lo Stato deve garantire l’amministrazione della Giustizia poichè il proprio lo Stato che viola gli accordi di rientro in India.
In questo momento chiunque può affermare di essere vittima di un complotto giudiziario, di un errore, di non riconoscere l’autorità che lo giudica ed evadere adducendo le stesse ragioni che lo Stato italiano porta per sostenere il mancato rispetto dell’accordo con l’India. Con la decisione del ministro Terzi si aprono i presupposti per la rottura del contratto sociale. E ciò non va bene.
Una delle prime azioni della passata Giunta a Cernusco, nel 2008, era stata quella di pubblicare sul sito comunale, su spinta dell’assessore al territorio Giordano Marchetti, i dati sulla salute dell’acqua dei vari pozzi della città.
Ora, fa notare il comitato BeneComuneCernusco che ha incontrato l’assessore nei giorni scorsi, le date degli aggiornamenti sono un po’ vecchiotte.
Da troppo tempo i dati relativi alla qualità dell’acqua di Cernusco riportati sul sito del Comune sono datati e lacunosi, poiché il gestore del servizio (Amiacqua ed in seconda battuta la ASL) cui competono rilievi ed analisi, non li gira con tempestività e completezza all’amministrazione.
L’Amiacque non risponde alle ripetute richieste inviate dall’amministrazione, o meglio, risponde che sono troppi i comuni coinvolti e non riesce ad inviare i dati a tutti, mentre la provincia li invia solo una volta l’anno, quindi i valori riguardano sempre una media delle campionature effettuate l’anno precedente.
Per Cernusco siamo fermi al 2010 ed è un ritardo ormai ingiustificabile, per questo è stata rinnovata all’assessore Marchetti la richiesta di sollecitare all’AMIacque ad inviare dati completi e tempestivi, facendo leva anche sul fatto che l’amministrazione è componente societaria del gestore del servizio idrico e potrebbe esercitare maggiore pressione persuasiva.
Stiamo a vedere se su pungolo del Comitato il comune riuscirà a farsi ascoltare da Amiacque, sua partecipata. Il diritto a sapere cosa si sta bevendo, soprattutto per chi ha deciso di abbandonare l’acqua in plastica, ecologicamente non sostenibile, va tutelato.
Questa la precisazione che si legge sul sito comunale
Si precisa che, secondo le modalità operative adottate dall’ASL, Ente preposto per legge ai controlli, i dati non vengono trasmessi al Comune man mano che vengono effettuati i controlli; l’ASL procede invece, dopo il termine dell’anno solare e una volta acquisiti dal laboratorio tutti i referti analitici, a inviare al Comune il resoconto completo dei dati relativi all’anno precedente.
I dati aggiornati all’anno 2010, elaborati da ASL Milano 2, sono pervenuti in data 10/10/2011.
Un mese fa, il 5 febbraio 2013, il capogruppo di VIVERE Cernusco Mariangela Mariani aveva avanzato un’interrogazione al Sindaco rispetto alla pubblicazione sul sito del Comune di tutti i pagamenti effettuati dalla pubblica amministrazione superiori a 1.000 euro.
L’articolo 18 del decreto Sviluppo prevede l’obbligo di pubblicazione, dal 1 gennaio, delle spese superiori ai mille euro effettuate dagli Enti Pubblici dal luglio scorso. I cittadini potranno quindi esaminare quelle di Comuni, Provincie e Regioni, ma anche di scuole e ospedali. “Si tratta – come afferma il presidente di Agorà Digitale Nicotra – anche di un’enorme possibilità per amministratori e politici, che potranno dimostrare di aver capito che l’apertura, la collaborazione, la trasparenza sono l’unica risposta all’antipolitica e alla sfiducia dei cittadini nelle istituzioni, l’unica strada per uscire dalla crisi della democrazia. (qui il testo completo)
La richiesta avanzata era di provvedere entro al 28 febbraio alla predisposizione dello spazio virtuale entro il 28 febbraio, data che era stata assunta come termine massimo anche dall’assessore Silvia Ghezzi.
Il decreto prevedeva che in caso di mancata pubblicazione tutti i pagamenti dovessero essere considerati illegittimi.
Venerdì 15 Febbraio: arriva inaspettata la notizia dell’approvazione da parte del governo dimissionario Monti della legge per il riordino della disciplina della trasparenza dove avrebbero cancellato l’obbligo della pubblicazione delle spese.
Siccome ritengo che la trasparenza e la pubblicizzazione di questi dati debbano prescindere da un obbligo normativo o meno, e visto che Sindaco ed Assessore si erano espressi favorevolmente rispetto al fatto che il Comune di Cernusco potesse adeguarsi alla norma prevista nel Decreto Sviluppo, chiedo che il processo non si fermi e si arrivi al più presto (oggi, 7 marzo non trovo questa area sul sito comunale) alla pubblicazione delle spese.
Ps: forse andrebbe anche aggiornata la pagina del sito che riporta le interrogazioni e le risposte date.
Che Grillo si arrabbi con i giornali è comprensibile, chiunque abbia ascoltato solo un pezzo del suo discorso agli eletti 5 stelle aveva chiaro il fatto che mai avrebbe sostenuto alcun governo tecnico, e i titoli del giorno dopo dei quotidiani italiani sono stati forvianti e tendenziosi. Così come tendenziosa è tutta la polemica sulle frasi sul fascimo della prossima capogruppo alla Camera. Grillo però si vanta spesso di essere ricercato dalla stampa straniera che lo intervista, lo studia e lo porta ad esempio. Ieri, sul sul blog, ha riportato un virgolettatto da El Pais (con link all’articolo originale) dove si parla del Movimento 5 Stelle, peccato però che l’articolo sia stato tagliato a misura di blog, tralasciando le parti “fastidiose” per il politico italiano.
Qui la traduzione del paragrafo riportato da Grillo con in aggiunta, sottolineante, le parti da lui, maldestramente dimenticate… per chi predica la trasparenza sempre non è un bel comportarsi:
Come successe negli anni venti del secolo scorso con la nascita del fascismo Il laboratorio politico italiano ha partorito una novità assoluta in piena crisi delle democrazie europee: gli indignati, giovani ma non solo, hanno preso il parlamento attraverso le urne. A capo di questo voto trasversale che esige a colpi di Tweet e megafono pulizia e trasparenza, c’è il comico Beppe Grillo che si è convertito nel capo popolo postmoderno e internata che deciderà la sorte del paese e del continente. Bollare il suo MoVimento come populista è una semplificazione inutile. La politica dei partiti nati dopo la II Guerra Mondiale agonizza assieme al diktat ultraliberista che oggi la sostiene e l’Italia, culla del diritto, della bella vita e dell’arte, l’ha capito, como suelen, prima degli altri.
Il problema della legittimità di Berlino e Bruxelles è evidente. Non si tratta di fermare gli indignati e “l’antipolitica” —perchè la politica reale è oggi indifendibile—. Bisogna vedere le cause di questo movimento. Angela Merkel ha minacciato di cacciare la Grecia dall’euro, per esempio, ha imposto a greci, italiani, portoghesi e spagnoli un’insopportabile austerità che ha reso i cittadini schiavi senza futuro e con sempre meno diritti . Il grido che viene dall’Italia è il sintomo di dissenso di massa. Basta pensare a cosa succederebbe in Spagna se si votasse domani. Credere che una grande coalizione tra i dinosauri Berlusconi e D’Alema sia la soluzione a questa disfunzione europea è una chimera senza senso. E’ l’ora dei grillini. Governare per decreto a favore di banche, aziende ed élite privando i giovani del presente porta a questo. La Terza Repubblica italiana è nata. Resta da capire quanto ci metterà a propagarsi il contagio e dove attecchirà.”
Sono saltati quindi, i riferimenti alla nascita del fascismo, al fatto che indignati e cinque stelle rispondono allo stesso problema, alla minaccia dell’uscita dall’euro come un fatto negativo, al governo di grande coalizione, verso cui Grillo con il rifiuto di appoggiare altre proposte, sta spingendo l’Italia.
novembre 2010
“Uno Stato senza segreti tutela i cittadini, con i segreti, le oligarchie al potere.”
novembre 2011
“Gli eletti, si spera numerosi, dovranno rendere trasparenti le attività del Parlamento e operare per l’attuazione del Programma del M5S.”
marzo 2012
“Il M5S è nato per far partecipare alla vita pubblica i cittadini. Non è un partito, non vuole esserlo. Non ha sedi, non ha soldi, né li vuole. Ha un programma, un Non Statuto. (…) Ribadisco ancora questi punti perché alcuni che si sono avvicinati al M5S lo hanno scambiato per un partito e, ovviamente, si sentono a disagio. La discussione che segue è tratta da un forum privato (trasparenza?) al quale hanno partecipato alcuni consiglieri del M5S. Leggerli mi ha fatto cadere le palle.”
settembre 2012
“Il MoVimento 5 Stelle è per la trasparenza assoluta di ogni atto pubblico. Il MoVimento 5 Stelle non lavora anonimamente, ma pubblicamente”
ancora settembre 2012
“Oltretutto il nostro elettorato, me compreso, è iperesigente, ipersensibile verso la trasparenza e verso la democrazia. Per cui il dibattito è in rete, è aperto, mentre negli altri partiti è nelle segrete stanze, da noi è aperto.”
ottobre 2012
“Noi siamo e saremo sempre per la trasparenza e per la partecipazione, anche per quanto riguarda le attività del movimento.”
novembre 2012
“La trasparenza vince sempre, la rete vince sempre.”
Poi vennero le elezioni e…
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Ora che ci avviciniamo alle elezioni provo a fare una mamma, in progress, dei sostegni che i singoli partiti o candidati hanno ricevuto da persone della cultura, dello spettacolo, della scienza, etc…Hanno annunciato che voteranno per:
– Sinistra Ecologia e Libertà
- Alessandro Gilioli – giornalista
- Jacopo Fo – attore, autore, attivista
- Miriana Trevisan – showgirl
- don Andrea Gallo – fondatore della Comunità di San Benedetto
- Pietro Ingrao – politico
– Movimento 5 Stelle
- Dario Fo (alle Politiche) – premio Nobel per la Letteratura
- Adriano Celentano (alle Politiche) – cantante
- Eleonora Albanese – artista
- Marco Travaglio (al Senato) – giornalista
- Cristina Plevani – vincitrice del primo Grande Fratello
- un pilota della Ryanair
- Paolo Villaggio – attore
– Scelta Civica per Monti
- Gianluca Buffon – calciatore
-
Paolo Rossi – calciatore
-
Lory del Santo – attrice
- Monica Bellucci – attrice
– Rivoluzione Civile
- Fiorella Mannoia – cantante
- Franco Battiato – cantate e assessore in Sicilia
- Sabina Guzzanti – attrice
- Marco Travaglio (alla Camera) – giornalista
- Moni Ovadia (alla Camera) – scrittore
- Fausto Bertinotti – politico
- Franca Rame – attrice
- Milly Moratti – politica
– PDL
- Umberto Veronesi (almeno alle regionali lombarde) – oncologo
- Enrico Beruschi – attore
- Antonio Zequila – ?
- Costantino Vitagliano – tronista
- Giucas Casella – illusionista
- Rocco Siffredi – attore
- Sandra Milo – attrice
- Massimo Boldi – attore
– PD
- Marco Bellocchio – regista
- Francesco Baccini – cantante
- Alessandro Haber – attore
- Alba Parietti – attrice
- Corrado Augias – giornalista
- Nando Dalla Chiesa – politico e scrittore
- Raffaella Carrà – presentatrice
- Sabrina Ferilli – attrice
- Daria Bignardi – presentatrice
Fratelli d’Italia
- Fiorello – attore e cantante
– Partito Socialista
- Beppino Englaro
– Radicali
- Marina Ripa di Meana
– Ambrosoli (alle elezioni regionali della Lombardia)
- Pietro Ichino – candidato al Senato con Monti
- Ilaria Borletti Buitoni, capolista nella circoscrizione Lombardia 1 per la lista Monti
- Lorenzo Dellai, capolista della lista Monti alla Camera in Trentino
- Elio e le storie tese – cantanti
- Andrea Olivero – ex presidente Acli
- Roy Paci – cantate
- Dario Fo – premio Nobel per la Letteratura
- Adriano Celentano – cantante
La disciplina sulla propaganda elettorale è chiara:
a partire dal 30esimo giorno prima delle elezioni sono vietate tutte le affissioni fuori dagli appositi spazi a ciò destinati dal Comune. Com’è noto, costituiscono affissioni di propaganda elettorale i manifesti, gli avvisi, le fotografie, di qualunque materia costituiti, che siano intesi direttamente o indirettamente ad influire sulla scelta degli elettori. Certo, il Ministero dell’Interno ha precisato – riferendosi la legge n. 216/1956 alla disciplina delle affissioni su immobili (beni e manufatti stabilmente infissi al suolo) – che è consentita l’affissione di stampati su mezzi mobili, quali automezzi, pullman, roulotte, carrelli, ecc., i quali, però, non possono essere lasciati in sosta nelle vie o piazze o altro luogo pubblico o aperto al pubblico; i mezzi in questione debbono essere, quindi, in movimento (cosiddetta propaganda itinerante).
Questa concessione è fatta soprattutto per i mezzi di proprietà dei partiti politici o usati per organizzare comizi e incontri.
Premesso ciò trovo alquanto scorretto e ai limiti, se non fuori, dalla legge il fatto che a meno di una settimana dal voto girino per Cernusco i pullman di linea, gestiti da un ente privato, la LINE, assolvendo ad un pubblico servizio, coperti con lo striscione elettorale di un concorrente alla presidenza della Regione Lombardia. Questa la foto scattata stamattina:
La correttezza è la prima cosa da valutare in un candidato. Forse qualcuno potrebbe pensare che la LINE, che di servizi in Lombardia ne gestisce molti, possa anche parteggiare per la vittoria di questo piuttosto che di un altro candidato…
Aggiornamento del 22 febbraio
La mia segnalazione è stata ripresa da Cernusco in Folio, che ha verificato che la pubblicità è stata rimossa dagli autobus. Meglio tardi che mai…
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Ecco le norme per il buon candidato 2013:
– Dire “il voto a me è l’unico voto utile!”
– Fare battute sul fatto che i propri avversari non sanno fare battute
– Dire “ho votato l’IMU altrimenti cadeva il governo ma non ero d’accordo con quello che proponeva il governo”
– Dire “Monti ci ha deluso” (valido per tutti tranne per Monti)
– Dire “l’ha voluto l’Europa”
– Andare in tutte le trasmissioni televisive per dire che nelle trasmissioni non si parla di contenuti
– Ribadire ad ogni occasione che la campagna elettorale non è solo economia, ci sono altri temi, e dire solo i titoletti senza le proposte
– Dire “per me è molto difficile chiedere di darmi la preferenza, perché non sono così, io non cerco i voti, etc… quindi votatemi”
– Dire “Noi siamo il cambiamento”
– Usare le parole “green economy”, “spending review”, “civico”
– Dire “Si, ma i magistrati in politica…”, “Si, ma i giornalisti in politica…”, “Si, ma gli avvocati in politica…”…
– Non usare le parole “devolution”, “spread”, “default”. Passate di moda.
– Farsi fotografare con animali, donne, bambini.
– Stare con la società civile
…continua
Monti, il tecnico, il freddo robot, l’economista della Bocconi, da quando ha deciso di fare il politico, ovvero di cercare il consenso elettorale si è buttato in un mondo in cui non si trova proprio. non è bastato assumere l’espertone delle campagne elettorali di Obama per fare la figura del compagnone. Non c’è storia, al Presidente Obama viene naturale dare il saluto con il pugno all’uomo delle pulizie o portar fuori il cane con moglie e figlie.
In Italia siamo abituati alla panzane di B. con il libro sulla sua vita o le promesse sulla testa dei figli; ma da Monti ci si aspetta qualcosa di diverso. non ci interessa per nulla che sia vicino alla gente, che faccia il simpatico o che si inventi siparietti comici. Lui è stato chiamato per sanare una crisi economica, e, bene o male, è quello che deve fare. Così quando l’altra sera dalla Bignardi ha fatto l’intervista con in braccio un cane sembrava poco più di un anziano al parco. Triste immagine per l’uomo che dovrebbe (doveva) salvare l’Italia. Ma il guru probabilmente, dell’Italia conosce poco, e allora insiste sul povero cagnetto, gli apre una pagina su Facebook e pure un account su Twitter. Chissà quante cosa interessanti avrà da dire quel cane di Monti. Ah, a proposito, si chiama Empy, da Empatia, appunto. Almeno B. che ha lanciato la trovata dell’adottare un cane, l’ha chiamata Vittoria, sempre per seguire la linea di accattivarsi i voti di destra… (che tra l’altro, fossi la nipote Vittoria Berlusconi, un po’ mi girerebbero)
Empy però è fedele ai suoi padroni, infatti segue solo Mario Monti, Daria Bignardi e le Invasioni Barbariche e… Barack Obama.
Questo aiuterà sicuramente a portare contenuti in questa triste e povera campagna elettorale, grazie Monti!
In Italia abbiamo una legge sulla cittadinanza vecchia e arretrata. Concedere la cittadinanza alle persone che decido di vivere stabilmente nel nostro paese è uno strumento di integrazione e di riconoscimento di diritti umani e civili fondamentali. Attualmente si può richiedere la cittadinanza, oltre che per matrimonio, se si soggiorna legalmente e senza interruzioni in Italia per più di 10 anni o se si nasce in Italia e vi si risiede senza interruzioni fino al compimento del diciottesimo anno d’età.
Una legislazione moderna prevederebbe che tutte le persone nate in Italia possano essere considerate italiane, da subito, e che la cittadinanza possa essere chiesta dopo 5 anni di permanenza sul nostro territorio perchè se pago le tasse, lavoro, vivo in una terra è giusto che io possa, a pieno titolo, agire sulla gestione di quel paese.
Ma oltre a questo la legislazione attuale ha dentro di se una profonda distorsione: per conseguire lo status di cittadino italino bisogna pronunciare un giuramento, ma le persone per le quali viene decretato l’incapacità di intendere e di volere non possono giurare.
E’ il caso di molti disabili psichici e delle persone affette della Sindrome di Down in particolare. Il caso si è appena proposto quando un giovane ragazzo albanese, di diciott’anni, affetto da questa malattia, ha chiesto di diventare cittadino italiano, essendo nato in Italia. Richiesta respinta.
La Ledha sostiene che la questione si possa superare applicando la Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal nostro Paese con la legge 18 del 2009, che obbliga gli Stati firmatari a riconoscere alle persone disabili la libertà di movimento, il diritto di scegliere la propria residenza e quello di cambiare cittadinanza. Un motivo in più per cambiare la legge sulla cittadinanza.
Se seguite su Twitter Pau, cantante degli Jarabe de Palo, avrete notato uno strana foto, questa:
Ecco come si arriva alla chitarra distrutta che ha fatto infuriare l’artista:
Alle 20 di sera del 22 gennaio l’artista spagnolo scrive:
Mi accorgo all’ultimo momento che volo con VUELING. Problemi assicurati! Effettivamente, nonostante voli senza valigia non mi fanno caricare la chitarra… Voglio vedere come arriva!
E all’arrivo scrive di vedere la chitarra viaggiare con le altre valigia sotto un violento temporale. Il risultato è la foto sopra e il tweet:
Estoy mega-cabreado! La funda de la guitarra viene empapada y la guitarra mejor no os cuento. Buen VUELING? Mi ultimo viaje en esta caspa compañia aerea española.Mañana le mando la guitarra a su Presidente,de recuerdo,para que sepa cono se trata a los instrumentos y por tanto a sus propietarios musicos en su aerolinea …por decir algo????????????. Desconecto, estoy muy enfadado. Mucho.
Da allora una serie di tweet in cui chiede di divulgare la storia. Se l’opinione pubblica conta qualcosa sono pronto a scommettere che da qui a poco VUELING cambierà la propria politica sul trasporto degli strumenti musicali.
Da un paio di giorni Bersani cavalca l’onda che vorrebbe la cancellazione dell’accordo per l’acquisto dei famigerati F-35.
Flavio Lotti, della Tavola per la Pace, riassume molto bene come si è comportato il PD in questi ultimi mesi in Parlamento su quel tema. Io però vorrei fare un salto indietro, a quel 2007 quando l’accordo fu firmato:
- l’accordo porta la firma di Giovanni Lorenzo Forcieri, all’epoca Sottosegretario alla Difesa, Ministro era Arturo Parisi.
- Forcieri è un parlamentare di lungo corso, prima dei Progressisti, poi per L’Ulivo. Nelle elezioni del 2008 si presenta con il PD ma non risulta eletto.
- Viene quindi nominato nel 2009 a presiedere l’Autorità Portuale di La Spezia nel cui consiglio di amministrazione siedono anche due rappresentanti di FinMeccanica.
- Il 14 marzo 2012 si è tenuta un’audizione alla Commissione Difesa della Camera sul tema degli F35 e il presidente e a.d. di Finmeccanica Giuseppe Orsi ha chiesto al governo di sostenere il programma del caccia-bombardiere F-35.
- Il 13 novembre 2012, a seguito delle dimissioni di Giovanna Melandri, Forcieri viene nominato deputato, per il gruppo del PD, ma mantiene anche la sua carica di Presidente dell’Autorità Portuale di La Spezia.
All’interno del PD siede quindi colui che firmò l’accordo per l’acquisto dei caccia-bombardieri e allo stesso tempo presiede un’azienda i cui soci sostengono fortemente il programma di acquisto di queste armi militari. Risulta quindi poco credibile la posizione di Bersani se prima non viene chiarita all’interno del suo stesso partito.
E poi ci si domanda del perchè non vi sia una legge sul conflitto d’interessi…
Mi è capitato tra le mani un volantino della TIM che promuove le telefonate verso l’estero. Questa la copertina dell’opuscolo.
Immediatamente noto qualcosa di strano. La bandiera dell’Ucraina è decisamente fuori posto, diciamo che è al posto della Polonia, o al massimo della Biellorussia. Ecco, infatti la giusta localizzazione del granaio d’Europa:
Vado quindi a guardare le tariffe e… sbagliano anche il nome della Repubblica Dominicana, che, per TIM, evidentemente non prende la denominazione da Santo Domingo, ma dai frati domenicani, che saranno ben contenti di scoprire che hanno uno Stato tutto loro.
Magari, la prossima volta, prima di fare un volantino rivolto agli stranieri potrebbero anche sforzarsi di controllare un po’ la geografia, eviterebbero figuracce.
Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
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