Se la lista è già rappresentata in Consiglio regionale è esonerata da raccogliere le firme per presentarsi alle prossime elezioni. Un bel vantaggio, soprattutto se vuoi correre alle elezioni ma non sai come raccogliere le firme perchè in Regione nessuno ti considera. Questo devono aver pensato diversi consiglieri regionali uscenti ansiosi di riciclarsi in liste civetta o quasi. E così, tra Natale e Capodanno, con il Consiglio sciolto sono nati:

  1. «Lombardia Popolare» con Doriano Riparbelli (listino Formigoni), Angelo Gianmario (PDL) e Marcello Raimondi (PDL). I tre appoggeranno la candidatura di Albertini.
  2. «Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale» con Roberto Alboni (listino Formigoni), Romano La Russa (PDL) e Carlo Maccari (PDL). Sosterranno il candidato del PDL
  3. «Tremonti – 3L Lista, Lavoro e Libertà» promossa da Massimiliano Romeo, Jari Colla e Roberto Pedretti, tre Lega Nord. Lista a sostegno di Maroni.
  4. «Popolo della Lombardia» è stato, invece, formato dai leghisti Angelo Ciocca, Ugo Parolo e da Davide Boni, altri tre Lega Nord. Lista a sostegno di Maroni.
  5. «Centro Popolare Lombardo — I moderati» Enrico Marcora (UDC) e Valerio Bettoni (UDC) e Franco Spada (IDV)quest’ultimo , entrato in Consiglio regionale solo due mesi fa. Appoggeranno il candidato del centrosinistra Umberto Ambrosoli.

Uno scherzetto per risparmiarsi un po’ di lavoro sul campo e basta? E no, perchè, nonostante il Consiglio abbia terminato il proprio mandato, in quanto sciolto anticipatamente, ogni capogruppo percipirà per i prossimi tre mesi uno stipendio maggiorato di 1.300 euro al mese, mentre saranno messi a disposizione fondi per l’attività dei nuovi gruppi per un totale di 70.000 euro. Circa 100.000 euro regalati e chi, giocando con i regolamenti si fa beffa delle regole democratiche. Se da chi aveva falsificato firme allo scorso giro ce lo si potrebbe aspettare è davvero triste osservare che anche la lista dei “moderati” ex UDC che vorrebbe sostenere Ambrosoli si comporti allo stesso modo. Fossi nei panni del “giovane avvocato milanese” ringrazierei e li lascerei fuori da ogni coalizione che aspiri a cambiare veramente il sistema lombardo.

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