Haiti: gli affari degli altri
Questa settimana ci sono tre notizie che spiegano bene perché Haiti, nonostante sia il paese più povero del continente americano, sia sempre un ottimo posto per fare affari per quanti non si fanno problemi a speculare sulle spalle degli ultimi.
Iniziamo dal senatore dominicano ed imprenditore Felix Bautista, secondo un programma di giornalismo investigativo paragonabile al nostro Report, avrebbe finanziato in forma occulta ed illegale la campagna elettorale di entrambi i pretendenti alla carica di presidente di Haiti durante le elezioni del 2011. E, peggio ancora, avrebbe continuato a far avere soldi in contanti, con bonifici o per mezzo di intermediari, al presidente in carica Martelly per un totale di 2 milioni e mezzo di dollari. Naturalmente tutta questa generosità non è rimasta inascoltata, infatti, l’impresa di sua proprietà HADOM ha avuto dal nuovo presidente appalti per 350 milioni di dollari per le opere di ricostruzione.
La seconda notizia riguarda uno degli attori principali della gestione degli aiuti arrivati ad Haiti: la Croce Rossa. Questa sta valutando la possibilità di costruire un albergo di lusso su un terreno che ha acquistato nei mesi dopo il terremoto da un’azienda che produce sigarette, terreno conosciuto come “Hilton Property”. Le persone che hanno sostenuto la Croce Rossa Internazionale cosa ne pensano del fatto che vengano investiti in un’operazione immobiliare da 10,5 milioni di dollari?
La terza notizia riguarda la solita grande compagnia straniera che compra la piccola impresa haitiana, non sarebbe neanche una notizia se questa non riguardasse il campo delle telecomunicazioni e la Clinton. Voilà, compagnia attiva dal 1999 ad Haiti, era una realtà in grado di gestire un milione di utenti, non tantissimi se si valutano i tre milioni e mezzo di altre compagnie, ma sicuramente un bel patrimonio che ha fatto gola alla irlandese Digicel Group che l’ha acquistata in settimana rafforzando così la posizione semi-monopolistica nel paese. Digicel è partner commerciale di Trilogy International, compagnia indicata dal Segretario di Stato Hillary Clinton come una delle imprese che più sta facendo per Haiti, certo, e per gli intresse statunitensi.
Haiti sempre più povera e sempre meno padrona della propria economia.
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Donne favolose
14 favole ispirate a donne reali che lottano tutti i giorni per migliore la loro comunità. Da Margherita Hack a Angela Davis, da Malala a Ilaria Alpi. Pensato per i bambini ma ottimo anche per gli adulti.
Lo presento qui: https://robertocodazzi.it/cooperazione-sociale/donne-favolose/HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni?
Ne parliamo nel libro Haiti: il terremoto senza fine
Haiti: l’isola che non c’era
Nel gennaio del 2011 è uscito il libro curato da me e Helga Sirchia dedicata alla storia e alla situazione sociale di Haiti, con contributi dei più importanti studiosi dell'isola e dei soci di ColorEsperanza.su twitter
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[…] un suo collaboratore. Anche gli scandali non sono mancati con un senatore del PLD accusato di aver manipolato le elezioni haitiane e un membro del PRD accusato di voler destabilizzare il governo di […]
[…] la ricostruzione, vera o presunta, ad Haiti fosse in realtà un ottimo affare per pochi (vedi caso Felix Bautista, o ONG americane). Haiti è stata anche al centro di uno scontro Venezuela – USA sul tema […]